Il 24 novembre 2025, allo Stadio Diego Armando Maradona di Napoli, il calcio non è solo un match: è un rito. Lorenzo Lucca, il ventiquattrenne attaccante italiano, torna in campo dopo una sospensione di una partita, ma non è solo un nome sulla lista: è un simbolo. La sua presenza, in un giorno che segna l’anniversario della scomparsa di Diego Armando Maradona, assume un valore che va ben oltre i tre punti in palio contro il Qarabag FK. Eppure, la storia di Lucca è quella di un giocatore che ha saputo conquistare un tifo che non chiede gol, ma impegno. E lui, in 16 minuti contro l’Atalanta BC, ne ha dato più di molti titolari.
Un ricambio naturale che ha fatto breccia nel cuore dei tifosi
Quando Lucca è entrato al 74’ contro l’Atalanta, nessuno si aspettava una svolta. Invece, ha corso, ha coperto, ha spinto indietro i difensori avversari come se avesse 35 anni e 15 anni di esperienza. Non ha segnato. Non ha creato. Ha fatto il lavoro sporco. E i tifosi, al Stadio Diego Armando Maradona, lo hanno applaudito come se avesse vinto il Pallone d’Oro. "Incoraggiato dall’accoglienza del Maradona, che ne ha sottolineato la generosità nelle coperture", scriveva la Gazzetta dello Sport. Non è un dettaglio: è una rivoluzione culturale. A Napoli, l’attaccante non è più solo un finisseur. È un guerriero che difende la maglia prima di attaccare la porta.
Antonio Conte, il tecnico 55enne che ha riportato disciplina e passione a Napoli, ha visto tutto. "Farò dopo aver osservato l’allenamento, che lo convincerà sulla scelta dei partner da affiancare ad Hojlund", ha detto. Non è un caso che Lucca sia considerato "un ricambio naturale" per il danese Rasmus Hojlund. Non perché sia più veloce o più alto. Perché sa dove stare. Perché non si arrende. Perché, come dice Conte, "la miglior difesa sta negli attaccanti".
Il peso di un contratto e il valore di un gesto
Lucca è arrivato a Napoli il 18 luglio 2025, in prestito con obbligo di riscatto da Udinese Calcio. La società ha sborsato 9 milioni di euro per il prestito, con un obbligo di acquisto da 26 milioni da pagare a fine stagione. È il secondo acquisto più costoso dell’estate di Aurelio De Laurentiis, dopo Hojlund. Ma qui non si parla di cifre: si parla di intenzione. De Laurentiis ha investito su un giocatore che non fa notizia per i gol, ma per la testa. E la testa, a Napoli, conta più dei piedi.
Il 24 novembre non è una data qualunque. È l’anniversario della morte di Maradona. E Conte lo sa. "Domani è l’anniversario della scomparsa di Diego — ha detto — sarebbe bello dedicargli una vittoria", ha dichiarato prima dell’allenamento. Non è un discorso da intervista. È un appello. Una richiesta al cielo. Napoli, nell’anno 2025, non ha mai perso al Maradona. Né in Serie A, né in Champions. E questa partita? È la più importante di tutte.
La squadra che non ha più un centrocampo, ma un’idea
Il centrocampo di Napoli è un puzzle con tre pezzi. Stanislav Lobotka e Scott McTominay partiranno titolari. Eljif Elmas sarà la riserva, ma anche lui è più un esterno che un regista. Il problema? Non c’è un vero numero 8. Eppure, Conte non si preoccupa. Perché la sua squadra non gioca con il centrocampo: gioca con gli attaccanti. Matteo Politano potrebbe partire al posto di Jhon Durán, ma non per la sua velocità. Per la sua capacità di tornare indietro. Di coprire. Di lavorare. Di essere un attaccante che diventa un difensore. È la filosofia di Conte. È la lezione di Maradona.
Intanto, Romelu Lukaku resta fuori. "Per la Roma non sarà assolutamente pronto, ha bisogno ancora di lavorare tanto", ha detto il tecnico. Eppure, Napoli non ha bisogno di Lukaku. Ha bisogno di Lucca. Di un ragazzo che non ha mai giocato per sé, ma per la maglia. Per la città. Per la memoria.
Perché questa partita cambierà tutto
Se Napoli vince, sale a 10 punti nel girone, con un vantaggio di 4 su Qarabag. Se pareggia, la qualificazione diventa un’incognita. Se perde? La Champions rischia di diventare un sogno lontano. Ma più di ogni classifica, c’è qualcosa di più grande. C’è il desiderio di onorare un uomo che ha fatto di Napoli un luogo sacro. C’è la voglia di dimostrare che il calcio non è solo mercato, ma anima. E Lucca, con i suoi 24 anni e i suoi 16 minuti da eroe, è diventato il portavoce di questa anima.
Non serve un gol. Serve un cuore. E quello, Lucca lo ha. Lo ha mostrato contro l’Atalanta. Lo mostrerà contro il Qarabag. E se i tifosi lo acclameranno ancora, come hanno fatto la scorsa settimana? Allora, non sarà solo una vittoria. Sarà un’eresia. Una rivoluzione. Una resurrezione.
Frequently Asked Questions
Perché Lucca è così apprezzato nonostante non segni spesso?
A Napoli, il valore di un attaccante non si misura solo dai gol. Lucca ha dimostrato una straordinaria capacità di copertura, pressione e lavoro difensivo, elementi che Conte considera essenziali per il suo sistema. I tifosi lo applaudono perché, in 16 minuti contro l’Atalanta, ha coperto più metri di molti centrocampisti. È l’emblema della filosofia "la miglior difesa sta negli attaccanti".
Perché il 24 novembre ha un significato particolare per Napoli?
Il 25 novembre 2020 è morto Diego Armando Maradona, l’idolo che ha trasformato Napoli in una leggenda. Ogni anno, la città ricorda il suo passaggio con cerimonie silenziose e tributi. Quest’anno, la partita contro il Qarabag coincide esattamente con l’anniversario, e Conte ha chiesto esplicitamente di dedicare una vittoria a Maradona, trasformando il match in un rito collettivo.
Quanto è costato Lucca a Napoli?
Lucca è arrivato in prestito con obbligo di riscatto da Udinese il 18 luglio 2025. Napoli ha pagato 9 milioni di euro per il prestito, con un obbligo di acquisto da 26 milioni da versare a fine stagione. È il secondo acquisto più costoso dell’estate 2025 di De Laurentiis, dopo Rasmus Hojlund. Ma il valore reale è nel suo impatto tattico, non nel bilancio.
Perché Conte non ha ancora deciso chi affiancare a Hojlund?
Conte vuole valutare l’allenamento per scegliere il compagno ideale. Lucca, Politano, Durán e Neres sono tutti opzioni, ma solo chi dimostra impegno difensivo e intelligenza tattica ha una chance. Non si tratta di qualità individuali, ma di adattamento al sistema. Lucca, con il suo lavoro costante, è diventato il favorito per il ruolo di "secondo attaccante".
Cosa succede se Napoli perde contro il Qarabag?
Una sconfitta significherebbe un vantaggio di soli 2 punti sul Qarabag, con la qualificazione ancora incerta. Con un pareggio, Napoli resterebbe in corsa, ma con un’ultima partita decisiva. La vittoria, invece, la renderebbe praticamente certa. Ma oltre alla classifica, una sconfitta potrebbe scalfire il senso di missione che la squadra ha assunto per onorare Maradona.
Perché non si parla di Lukaku per la partita contro la Roma?
Conte ha chiarito che Lukaku, nonostante i 32 anni, ha bisogno di ulteriore recupero fisico e non sarà pronto per la sfida contro la Roma. La squadra ha deciso di non rischiare: meglio puntare su Lucca e Politano, che già conoscono il sistema. Lukaku tornerà, ma solo quando sarà al 100%. E a Napoli, la pazienza è parte della filosofia.